Rose
Sebastiano Montesi / Variazioni
02 febbraio 2022
SUNSHINE BOUQUET COMPANY – AVENIDA LA CONEJERA, BOGOTÀ (COLOMBIA) – 8 FEBBRAIO
Su un muro della factory c’è una scritta rossa, in stampatello: CUANDO SE TRABAJA EN EQUIPO, EL EXITO Y LOS TRIUNFOS DE SE CELEBRAN EQUIPO.
L’uomo che lavora ha le mani guantate. Guanti rosa in silicone opaco. Intinge il panno in un secchio d’alcool e lo lascia a mollo un paio di secondi. Il silicone protegge le mani dalle ustioni. La scritta in stampatello è alle sue spalle, appena sopra la testa. L’uomo passa il panno sulle lame della forbice, lentamente. Le chiude e le riapre a scatto, due volte. Il taglio dev’essere effettuato alla base del gambo con un’angolatura di quarantacinque gradi. L’uomo sa come tagliare.
La donna afferra la rosa dalle mani dell’uomo e la ripone in un secchio di acqua calda. Anche lei indossa dei guanti in silicone. Ma i suoi sono più lucidi, più nuovi. Quando i loro guanti si sfiorano a mezz’aria fanno un suono cigolante. La donna recide le escrescenze del gambo con un taglio netto
delle forbici – forbici più piccole, più adatte alle sue mani. Il taglio del gambo in immersione previene l’embolia gambale dello stelo – impedisce che le bolle d’aria ostacolino l’assorbimento completo dell’acqua. L’idratazione all’interno della rosa dev’essere perfetta. La donna sa come tagliare.
Sul muro alle sue spalle c’è una scritta azzurra, in stampatello. L’uomo guarda la donna e sorride. Legge solamente una parte della frase. Il resto è coperto dal viso della donna. EL ESFUERZA ... NUESTRA LABOR.
Dagli altoparlanti della factory esce Video Killed The Radio Star dei The Buggles a un volume piuttosto alto. L’uomo e la donna cantano. Più che cantare sussurrano, muovono le labbra, masticano saliva. L’uomo indossa un’uniforme in poliestere e cotone con su scritto SUNSHINE BOUQUET EL MEJOR LUGAR PARE SER FELIZ – due righe vagamente curve sulle spalle. Sull’uniforme della donna c’è scritto invece QUEREMOS CRECER JUNTO CONTIGO – tutto su una riga, anch'esso sulle spalle. Entrambe le uniformi sono bianche, le scritte rosa.
L’uomo mastica il ritornello a mezza voce: «Uh-a, Uh-a».
La donna sussurra: «You were the first one».
«Uh-a, Uh-a».
«You were the last one».
Se sottoposto alla medesima coltura per un tempo prolungato, un terreno rischia l’impoverimento del suolo e di conseguenza la possibile scomparsa degli elementi nutritivi di quella stessa coltura. Tale fenomeno è denominato fatica del terreno e può portare, nei casi più estremi, a desertificazione. Nei casi meno estremi, l’impoverimento può comportare un’impossibilità della coltura a nutrirsi (distrofia) e il conseguente ridimensionamento fisico, quantitativo e qualitativo del raccolto.
Oggi, le rose della Sunshine Bouquet Company somigliano a infiorescenze ariose simili a popcorn. Popcorn rosa e mollicci, ripiegati su se stessi, appassiti ancor prima di fiorire. Alla donna ricordano il Cinema Paraíso di Calle 120A, di fronte al Cementerio de Usaquén. Le ricordano i popcorn burrosi, ancora caldi, che ti ungono le dita. Il suono croccante tra i denti e le poltroncine rosse e polverose. L’odore di detersivo alla lavanda sul linoleum della sala. Si immagina quelle rose, quelle centinaia di rose appena colte, rattrappite e slombate, stipate nella fusoliera dei Boeing 747 all’Aeropuerto El Dorado di Bogotà – un milione e seicentocinquantamila rose per aereo, suddivise in cinquemila scatole di cartone, tenute in vita dall’impianto di refrigerazione interno dell’aeromobile. Per quel poco che gli resta, chi sa dove.
Chi taglia le rose non è responsabile delle condizioni del terreno. La donna e l’uomo tagliano le rose: la loro fatica è solo questa. Sul soffitto della factory c’è scritto LA ACTITUD DEPENDE DE TI. LO DEMAS
QUEREMOS QUE LO APRENDAS AQUÍ. Le pareti sono d’un giallo doloroso e i The Buggles continuano a suonare, forte.
La donna mormora «We can’t rewind, we’ve gone too far» mentre immerge l’ennesima rosa nell’acqua tiepida. Sorride. Mancano sette giorni a San Valentino. L’uomo la porterà al cinema.
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