ALEA è un’ombra al crepuscolo, una sfumatura incerta, un intervallo nello
spazio e nel tempo.

ALEA è una realtà intermedia: un enigma di parole, suoni e immagini che
precipitano negli interstizi del presente.

ALEA è una traiettoria immaginaria che sfugge ad ogni logica.

Principio aleatorio

Alea adotta una visione che privilegia le possibilità di contaminazione,
sperimentazione e casualità, tanto dei contenuti quanto degli aspetti formali e di
design del progetto. Contrariamente all’imposizione di paradigmi editoriali
rigidi, la redazione intende affrontare la composizione di ogni numero con il
massimo dell’inventiva e dell’imprevedibilità.

Principio Gradiente

La realtà composita e sfumata del nostro tempo necessita di sguardi che
sappiano penetrare tra le maglie dell’ordinario, per mostrarne le qualità
extra-ordinarie. Alea intende offrire ai lettori una visione decentrata ed
eclettica della contemporaneità, attraverso un ricco caleidoscopio di gradienti
narrativi, speculativi e iconografici.

Principio Cacofonico

Il cacofonico – vale a dire: l’assenza di armonia – rappresenta per Alea una
qualità inestimabile di cui fare dono ai lettori. La rivista è un’interrogazione
costante, un dubbio assillante, un sospetto incrollabile. La coerenza tematica è
sempre sul punto di disintegrarsi: al lettore, dunque, il compito di ricomporre
una possibile armonia di significati.